248 – FUA 2018, progressioni economiche 2018/2019, mobilità, progressioni giuridiche tra le aree e nelle aree, art.21 quater, art.492 bis cpc – CGIL CISL UIL UNSA e INTESA chiedono un incontro

/ Dicembre 10, 2018/ Amministrazione Giudiziaria, Amministrazione Penitenziaria, Archivi Notarili, Giustizia Minorile e di Comunità, Ministero della Giustizia

Con articolata e motivata nota, che pubblichiamo, CGIL CISL UIL UNSA e INTESA intesa hanno richiamato gli innumerevoli interventi posti in essere in passato per definire: i criteri di pagamento del FUA 2018 (la cui entità risulta considerevolmente incrementata rispetto al recente passato) e l’impegno di spesa per la terza tornata di progressioni economiche, quelle relative all’anno 2019; la sottoscrizione dell’accordo definitivo sulle progressioni economiche relative all’anno 2018 sì da consentire la pubblicazione dei relativi bandi entro fine anno; l’avvio del confronto relativo ai passaggi dalla prima alla seconda area del personale; l’attuazione dell’accordo sulla mobilità volontaria del personale (interpelli ordinari e straordinari per tutte le figure professionali); lo scorrimento integrale delle graduatorie ex art.21 quater L.132/15 per cancellieri ed ufficiali giudiziari; la pubblicazione dei bandi ex art.21 quater L.132/15 per contabili ed assistenti informatici e linguistici ed ex 22 n.15 del D.L.vo 25 maggio 2017, n. 75 per gli assistenti di area pedagogica; la pubblicazione dei bandi per le progressioni giuridiche (passaggio da una figura all’altra nella stessa area attraverso l’istituto della flessibilità); l’attuazione dell’art. 492 bis CPC per gli ufficiali giudiziari.

Con la medesima nota hanno chiesto ancora una volta la convocazione del tavolo negoziale al fine di definire i criteri di pagamento del FUA 2018 e l’impegno di spesa per le progressioni economiche 2019 ed al fine di procedere alla sottoscrizione dell’accordo sulle progressioni economiche 2018, preludio alla successiva rapida pubblicazione dei relativi bandi. CGIL CISL UIL UNSA e INTESA ha rappresentato che l’inerzia dell’amministrazione, che concerne adempimenti di ordinaria amministrazione (gli stessi infatti non richiedono interventi legislativi da parte delle Camere e/o finanziamenti aggiuntivi rispetto a quelli già nella disponibilità della Direzione Generale del bilancio), non trova giustificazione alcuna e risulta, per tale motivo, oltremodo offensiva nei confronti dei lavoratori degli uffici giudiziari, delle strutture penitenziarie, anche minorili, e degli archivi notarili che ogni giorno non si sottraggono ai loro doveri ed assicurano i servizi tra mille difficoltà a tutti note.

Vi terremo informati sugli sviluppi.