72 – Rotazione del personale presso l’amministrazione centrale – CGIL CISL e UIL non accettano la discussione di merito e lasciano il tavolo

/ Marzo 25, 2019/ Amministrazione Penitenziaria

Si è svolto il 21 marzo scorso il programmato incontro in ordine alla rotazione del personale con assegnazione ultra decennale in servizio presso la sede dipartimentale di Largo Luigi Daga.
Preliminarmente il Capo Dipartimento nel salutare le rappresentanze sindacali presenti, ha ribadito la ferma volontà dell’amministrazione di procedere alla movimentazione del personale con incarichi ultradecennali al fine di evitare “incrostazioni” che potrebbero nuocere il buon andamento dell’amministrazione, per tale motivo si provvederà all’avvio del meccanismo di fungibilità che, a suo dire, restituirebbe maggiore funzionalità all’amministrazione.
Il Capo Dipartimento ha poi dichiarato di voler ascoltare l’opinione delle O.O.SS. ma di non essere disponibile a transigere su tale determinazione. Immediatamente dopo, il Capo Dipartimento ha lasciato l’incontro per impegni istituzionali affidando al Direttore Generale del personale il compito di proseguire.
CGIL CISL e UIL hanno contestato l’intento dell’amministrazione che così come illustrato dal Capo Dap assume con evidenza una connotazione punitiva nei confronti del personale delle F.C. confermata, ancor più, dalla assenza di una informativa che rappresenti chiaramente il progetto che intende perseguire l’amministrazione, le motivazioni alla base dell’intento, i criteri e le modalità con le quali lo si vuole applicare.
CGIL CISL e UIL hanno espresso con fermezza il proprio dissenso ad aprire, in assenza di tali presupposti, qualsiasi discussione di merito. Hanno evidenziato che le competenze professionali, il know how acquisito dal personale del dipartimento, ciascuno nel proprio ambito operativo, non può essere cancellato in virtù di una scelta illogica, ingiusta e soprattutto pericolosa per la funzionalità dell’amministrazione.
Hanno rappresentato, inoltre, che non v’è nessuna norma contrattuale che impone siffatta movimentazione per il personale delle Funzioni centrali. Piuttosto, le norme che vengono insistentemente richiamate dall’ANAC, esistono per i dirigenti e per i dirigenti generali, operazione che presso il DAP pur essendo stata avviata non risulta ancora conclusa.
CGIL CISL e UIL , nel confermare la disponibilità ad avviare sulla questione un confronto dialettico con l’amministrazione purché venga superato il principio della movimentazione “selvaggia” così come proposto, antistorico e pericoloso e purché vi siano gli anzidetti presupposti, nonché criteri obiettivi e trasparenti da definire e concordare con le rappresentanze sindacali, hanno consegnato all’amministrazione il documento di proclamazione dello stato di agitazione del personale del DAP e di tutto il Ministero della Giustizia, e hanno ribadito che in assenza di una inversione di rotta dell’amministrazione e di un confronto con la parte politica ossia con il Ministro Bonafede, proseguiranno le iniziative di lotta e di protesta già avviate.
CGIL CISL e UIL esauriti gli interventi hanno lasciato il tavolo.