64 – Riforma Geografia Giudiziaria – I risultati dell’incontro di oggi
Si è svolto stamane il programmato incontro, in sede di tavolo tecnico, sulla riforma della geografia giudiziaria, con particolare riferimento alle regioni del sud ed alla Sicilia.
All’inizio della riunione il Capo Dipartimento ha preannunciato la sottoposizione alle organizzazioni sindacali di una bozza di intesa sulla mobilità in una prossima riunione, all’uopo fissata per prossimo 10 maggio.
Nel prosieguo della riunione la CISL, oltre a ribadire le richieste già fatte negli incontri precedenti (in particolare la stipula di un accordo sulla mobilità derivante dalla riforma della geografia giudiziaria e di un accordo sulla mobilità ordinaria, il rifinanziamento del FUA ex art. 16 legge 111/2011), nel merito delle singole regioni ha esposto, tra l’altro, quanto segue:
Basilicata
La CISL ha rappresentato la necessità di mantenere il Tribunale di Lagonegro per la distanza dal capoluogo (Potenza) ed in quanto territorio di confine tra due regioni, Calabria e Campania, ove alto è il tasso di criminalità.
Campania
La CISL ha rappresentato che la densità della popolazione, l’incidenza della criminalità organizzata, l’esigenza di non ingolfare ulteriormente gli uffici del capoluogo impongono la permanenza delle Sezioni Distaccate del Tribunale di Napoli, in particolare Marano, Pozzuoli, Afragola, Casoria, Frattamaggiore e Portici nonché quelle insulari di Ischia e Capri. Lo stesso discorso vale anche per le sezioni distaccate del Tribunale di Torre Annunziata, in particolare Castellammare di Stabia, Gragnano, Sorrento e Torre del Greco. La CISL ha rappresentato la assoluta necessità di mantenere le sezioni distaccate di Caserta (è l’unica città capoluogo a non avere un Tribunale), di Aversa e Piedimonte Matese: qualità e quantità del contenzioso, un elevato tasso di criminalità organizzata, situazione orografica e distanza dagli altri centri (per la sola Piedimonte Matese) giustificano ampiamente la permanenza degli uffici.
La CISL, in ragione della natura montuosa del territorio e della distanza dal capoluogo, ha rappresentato la opportunità di mantenere i Tribunali della provincia di Avellino, in particolare, quello di S. Angelo dei Lombardi.
La CISL infine ha rappresentato la necessità di mantenere il Tribunale di Sala Consilina: il territorio di riferimento, al confine con la Basilicata, è montuoso, non è servito da linee ferroviarie ed è privo di vie di comunicazione dirette (autostrade o strade a scorrimento veloce) se non verso Salerno che dista circa 100 Km. La CISL ha inoltre rappresentato la necessità di mantenere le sezioni distaccate in particolare di Amalfi e di Eboli. Quest’ultima, considerata la qualità e la quantità del contenzioso, andrebbe rinforzata con risorse umane e materiali aggiuntive.
Puglia
La CISL ha rappresentato che gli uffici di Bari sono già di per sé gravemente insufficienti e mai potrebbero accorpare le sette sezioni distaccate.
La CISL ha poi rappresentato la necessità di mantenere la Sezione distaccata di Manfredonia perchè serve le isole Tremiti, precisando che chiudere le sezioni distaccate del Salento significherebbe sguarnire un territorio vastissimo della presenza dello Stato (l’unico presidio rimarrebbero gli uffici di Lecce).
Calabria
La CISL ha rappresentato la necessità di mantenere tutti i tribunali delle città non capoluogo di provincia (Rossano, Lamezia Terme, Paola, Castrovillari), considerate le caratteristiche del territorio calabrese (quasi esclusivamente montuoso, con vie di comunicazioni carenti, specie nell’entroterra, e collegamenti ferroviari poco efficienti, laddove esistenti), la quantità e la qualità del contenzioso, l’alto tasso di criminalità organizzata. Per le stesse motivazioni la CISL ha chiesto il mantenimento di tutte le sezioni distaccate.
Sicilia
Sulla Sicilia la CISL ha rappresentato la necessità di fare un discorso particolare a causa del carattere insulare della regione, della cronica carenza di vie di comunicazioni, in particolare di ferrovie, specie per i territori dell’interno, e per la significativa presenza in determinate e note zone della criminalità organizzata. Proprio partendo da ciò la CISL ha invitato l’amministrazione, dati geografici alla mano, a mantenere il Tribunale di Caltagirone, al cui circondario potrebbe essere aggiunto parte del territorio oggi ricadente nella giurisdizione di Catania, sì da deflazionare l’enorme contenzioso che grava sugli uffici giudiziari del capoluogo. Un discorso analogo, ha aggiunto poi la CISL, potrebbe essere fatto per gli uffici giudiziari di Nicosia e di Sciacca.