61 – Riforma geografia giudiziaria – I risultati dell’incontro di oggi

/ Aprile 12, 2012/ Amministrazione Giudiziaria

Si è svolto in data odierna il programmato incontro sulla riforma della geografia giudiziaria, relativamente alle regioni del Nord ed alla Sardegna.
Preliminarmente la CISL ha proposto la sottoscrizione di una intesa sulla conclusione in tempi certi di due distinti accordi, uno relativo alla mobilità conseguente alla riforma della geografia giudiziaria ed uno relativo alla mobilità ordinaria.
La CISL ha poi reiterato la richiesta di applicazione dell’art. 16 della legge 111/2011 per reintregrare il Fondo Unico di Amministrazione con quota parte dei risparmio derivanti dalla chiusura degli uffici giudiziari.
Successivamente la CISL ha rappresentato la problematica del personale comandato dai comuni il quale, in caso di chiusura dell’ufficio giudiziario, dovrebbe rientrare nell’ente di appartenenza: alcuni comuni, a causa dei vincoli derivanti dal patto di stabilità, non hanno la possibilità di pagare gli stipendi a questi lavoratori che, in vigenza del comando, sono stati pagati dallo Stato e non dall’ente locale.
Inoltre la CISL ha segnalato la opportunità, laddove fosse possibile, di sciogliere dai vincoli del patto di stabilità i comuni che intendono aprire uffici del giudice di pace, avendo disponibilità di bilancio. Su questo punto il Capo Dipartimento ha precisato che il Ministero della Giustizia ha espresso parere favorevole sulla opportunità di emanare una legge per consentire a questi comuni di derogare ai vincoli del patto di stabilità.
Nel merito dell’applicazione della legge delega sulla riforma alle regioni del nord Italia, la CISL ha esposto quanto segue: 

  • Alto Adige. La CISL ha rappresentato la necessità di mantenere in vita le sezioni distaccate di Silandro, Merano, Brunico, Bressanone: trattasi infatti di territori montuosi con vie di comunicazione non buone. In particolare per Silandro non c’è alcuna autostrada, quindi ci sarebbero gravi disagi anche per l’utenza. Bolzano inoltre non ha spazi per ricevere personale e fascicoli: occorrerebbe pagare dei fitti o acquistare locali per effettuare gli accorpamenti. Ci sarebbe uno sperpero di denaro pubblico se si tiene conto che le sezioni distaccate occupano locali demaniali. Gli uffici giudiziari in Alto Adige hanno attribuzioni ulteriori quali la registrazione decreti tavolari e la dichiarazione di appartenenza linguistica, attribuzioni che vengono assicurate in particolare dalle sezioni distaccate, le quali servono un utenza di madre lingua prevalentemente tedesca, mentre a Bolzano l’utenza è prevalentemente di madre lingua italiana. 
  • Friuli Venezia Giulia. La CISL ha rappresentato la assoluta necessità di mantenere in vita il Tribunale di Tolmezzo. Il territorio servito da tale ufficio giudiziario è montuoso, è al confine con due stati ed è caratterizzato dalla presenza di sette valichi. Vi è un supercarcere ed il Tribunale assicura anche le videoconferenze. Gli uffici giudiziari di Tolmezzo, in cui opera molto personale proveniente da altre pp aa, in particolare dalla regione FVG, a costo zero per il Ministero, servono un territorio di estensione pari a quello di Udine ma esclusivamente montuoso cui a breve si aggiungerà un polo turistico, il comune di Sappada. Inoltre anche Tolmezzo ha attribuzioni ulteriori quali la registrazione dei decreti tavolari. Ad avviso della CISL, con la soppressione di Tolmezzo il circondario di Udine diventerebbe troppo ampio anche per eseguire le notifiche e le esecuzioni. 
  • Liguria. La CISL ha rappresentato la necessità di mantenere in vita il Tribunale di San Remo: nel relativo territorio, che giova ricordare è di confine, è stata riscontrata di recente una significativa presenza della criminalità organizzata. Inoltre la CISL ha rappresentato la necessità di mantenere in vita anche il Tribunale di Chiavari per la vastità del territorio, specie l’entroterra, per il cospicuo contenzioso e per la presenza di una importante struttura carceraria. 
  • Lombardia. La CISL ha rappresentato la necessità di mantenere in vita il Tribunale di Crema (mancano assolutamente spazi a Cremona per accogliere personale, atti, archivio), quello di Voghera (vi è un carcere di massima sicurezza) e di Vigevano (mancano spazi a Pavia e manca una via diretta di comunicazione con Pavia: Milano risulta essere molto più raggiungibile). Necessità di mantenere in vita le sezioni distaccate di: Morbegno (sarebbe opportuno mantenere l’ufficio estendendone la circoscrizione ai territori limitrofi: infatti la distanza da Sondrio è rilevantissima e le strade, di montagna, d’inverso spesso sono impraticabili. Inoltre l’ufficio occupa un immobile in comodato gratuito), di Clusone (trovasi su un territorio montuoso a grandissima distanza da Bergamo con collegamenti inadeguati, in particolare manca una ferrovia) e di Breno (ha un notevole bacino di utenza ed insiste su un territorio montuoso, molto distante dal capoluogo di provincia). 
  • Piemonte. La CISL ha rappresentato la necessità di mantenere in vita il Tribunale di Ivrea, eventualmente accorpando ad esso, non a Torino, le Sezioni distaccate di Chivasso e Ciriè. Considerato il numero rilevante di uffici in questa regione sarebbe opportuno una revisione delle circoscrizioni ossia chiudere alcuni uffici, laddove fosse strettamente necessario, e mantenerne altri ampliando la loro sfera di competenza territoriale. 
  • Veneto. La CISL ha rappresentato la necessità di mantenere in vita il Tribunale di Bassano del Grappa, unico tribunale circondariale in città non capoluogo di provincia: il predetto tribunale insiste in una zona industriale, con un contenzioso molto alto. Inoltre mancano strutture sufficienti in Vicenza per accogliere lavoratori ed atti. Mantenere in vita le sezioni distaccate di Venezia perché a Venezia non ci sono gli spazi e Chioggia, ad esempio, dista 45 Km. 
  • Emilia Romagna. La CISL ha rappresentato la necessità di preservare la Sezione Distaccata di Carpi, per il grande bacino di utenza e per il contenzioso, di Porretta Terme (il territorio di riferimento è montano, dista circa 80 Km da Bologna e l’immobile occupato è di proprietà del ministero), di Cesena per il grande bacino di utenza e la quantità e la qualità del contenzioso. 
  • Sardegna. La CISL ha espresso con forza la necessità di preservare gli uffici giudiziari nei capoluoghi delle cd province regionali: Lanusei (Ogliastra); Tempio Pausania – Olbia; San Luri (Medio Campidano); Carbonia Iglesias. In tutta la regione le vie di comunicazione sono carenti, il territorio è impervio e in alcune zone (ad es. Ogliastra) è altissima la incidenza della criminalità. Da preservare, per gli stessi motivi, le sezioni distaccate di Macomer e Sorgono (il circondario è di Oristano ma la provincia è di Nuoro) e la sezione distaccata Della Maddalena (trattasi di territorio insulare).