142 – Firmatoooooo !!!!!!!!!! Il Contratto Integrativo: subito i bandi per le progressioni professionali ed il pagamento del Fua – Grazie alla CISL (e alle altre oo. ss. firmatarie) finalmente cancellati dieci anni di ingiustizie
Oggi è stato firmato in via definitiva il Contratto Collettivo Nazionale Integrativo 2006/2009 del Ministero della Giustizia.
Il Contratto Integrativo sottoscritto oggi ha una origine, il contratto collettivo nazionale del comparto ministeri 2006/2009 che, firmato il 14 settembre 2007 da tutte le organizzazioni sindacali, nessuna esclusa, ha introdotto anche per i lavoratori ministeriali il modello contrattuale già in uso da anni negli enti locali, nella sanità, negli enti pubblici non economici e nelle agenzie fiscali.
Sin dalla firma del menzionato contratto di comparto, la CISL ha intravisto nel Contratto Collettivo Integrativo del Ministero della Giustizia (la cui sottoscrizione, giova precisare, costituisce non una eventualità o peggio ancora una fatalità, ma l’adempimento di un preciso obbligo giuridico derivante dal CCNL di comparto e dalla stessa legge) l’unico strumento per uscire da dieci anni in cui non solo i lavoratori, in particolare giudiziari, non avevano ottenuto alcuna progressione professionale ma avevano subito la cd. interfungibilità ossia il principio (frutto dell’interpretazione unilaterale del CCNI del 5.4.2000 posta in essere dall’amministrazione) secondo il quale tutti fanno tutto negli uffici senza alcun riconoscimento giuridico e/o economico.
Partendo da tale assunto la CISL, sin dall’inizio del 2008, ha chiesto di aprire e concludere al più presto le trattative per la stipula del nuovo CCNI di ministero riscontrando, purtroppo, da un lato, una certa pigrizia dell’amministrazione a convocare il tavolo negoziale (il vecchio contratto integrativo era perfettamente funzionale alle esigenze dell’amministrazione perché garantiva, attraverso la cd. interfungibilità, il pieno funzionamento degli uffici nonostante la cronica carenza di personale), dall’altro, la ferma opposizione di tutte le altre organizzazioni sindacali (ad eccezione della CONFSAL e, da ultimo, della FEDERAZIONE INTESA), che si è tradotta nel costante sabotaggio delle trattative, attraverso inconsistenti comportamenti dilatori, nella proclamazione di scioperi, manifestazioni, volantinaggi ecc., clamorosamente falliti, ed in una incessante opera di disinformazione dei lavoratori. Che tristezza vedere, non ciarlatani di professione (ve ne sono in circolazione), ma organizzazioni sindacali che hanno una storia produrre documenti su documenti tacendo su rilevati circostanze obbiettive, quali:
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Passaggi tra le aree e ricomposizione nell’area superiore dei profili collocati su due aree. In applicazione del principio della riserva all’acceso dall’esterno del 50% dei posti disponibili (principio inderogabile in quanto imposto dall’art.97 della Costituzione e dalla consolidata e costante giurisprudenza costituzionale), per far transitare nell’area terza tutti gli 8.577 B3, occorrevano più di 17.000 posti scoperti nella predetta area, a fronte dei 1.637 realmente disponibili, e, per far transitare nell’area seconda tutti i 4.306 ausiliari, occorrevano più di 8.600 posti scoperti nella predetta area, a fronte dei 1.147 realmente disponibili. Sulla materia è stata fatta l’unica cosa possibile: concordare una progressiva ricomposizione nell’area superiore dei profili collocati su due aree mediante la sottoscrizione, per tutti i dipartimenti, di apposte intese il 15 ed il 21 dicembre 2009. Pubblichiamo sull’argomento le citate intese e la scheda dei posti vacanti al 5.11.2009.
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Conseguenze della riforma del pubblico impiego sulle progressioni professionali. Dopo mesi di insistenza, in particolare della CISL, finalmente, il 23 novembre 2008, si apriva la trattativa per la stipula del nuovo contratto integrativo del Ministero della Giustizia che, però, inopinatamente si chiudeva, in sede di tavolo tecnico, il successivo 22 gennaio 2009 in quanto, in quella sede, le oo. ss. non firmatarie chiedevano ed ottenevano, con la complicità dell’amministrazione, la chiusura del tavolo negoziale (vedasi i comunicati di esultanza delle predette oo. ss.). E’ stato questo un gravissimo errore. Ed invero, dopo la chiusura del tavolo tecnico, le trattative si sono fermate per mesi (sono riprese, dopo insistenti richieste, in particolare della CISL, solo in autunno inoltrato) mentre, a partire da marzo 2009, entrava in vigore la riforma del pubblico impiego (legge delega 15/09 e D.L.vo 150/2009) che introduceva, tra l’altro, per i passaggi tra le aree la regola del concorso pubblico (artt. 24 e 62 D.L.vo 150/2009) sì escludendo dai passaggi tra le aree tutti i lavoratori, in primis i B3, non in possesso del titolo di studio previsto per l’accesso dall’esterno nell’area terza (laurea breve).
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Effetti della manovra anticrisi del governo. La manovra anticrisi del Governo (art. 9 comma 1 del DL 78/2010) prevede che dal 2011 al 2013, il trattamento economico complessivo dei singoli dipendenti non può superare il trattamento in godimento nell’anno 2010. Da ciò deriva che, salvo modifiche in sede di conversione del decreto legge (per le quali la CISL si sta battendo), dal 1 gennaio 2011 e fino a tutto il 2013, sono precluse tutte le progressioni professionali, all’interno e tra le aree. Tale circostanza conferisce maggiore valore alle scelte della CISL nella giustizia (chiudere al più presto il contratto integrativo e lucrare, ad esclusivo vantaggio dei lavoratori, tutti i benefici conseguibili sulla base della normativa legale e contrattuale vigente) e dimostra, in maniera inequivoca, chi tutela esclusivamente gli interessi dei lavoratori e chi no.
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Effetti economici del contratto integrativo. Il contratto integrativo, attraverso le progressioni economiche (che sono per tutti nella sola organizzazione giudiziaria, causa la mancata riqualificazione), incrementa le retribuzioni dei lavoratori, secondo i parametri concordati da tutte le oo. ss. nel CCNL comparto ministeri 2006/2009, ed impedisce che l’intero Fondo Unico di Amministrazione venga consegnato nelle mani dei dirigenti (il pagamento cd. a pioggia, ossia sulla base delle mere presenze, è espressamente ed inequivocabilmente vietato dall’art.23 comma 10 del citato CCNL 2006/2009). Ripubblichiamo sull’argomento il comunicato n.61 del 1 aprile 2010, completo di allegati, che illustra in maniera esaustiva la materia.
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Nuovo sistema di classificazione. Il nuovo contratto integrativo restituisce specificità e dignità professionale ai lavoratori, prevedendo nuove figure quali ad es. il direttore amministrativo, l’assistente giudiziario, il conducente automezzi, l’assistente alla vigilanza dei locali e al servizio automezzi, ed inquadra tutto personale in figure professionali ciascuna delle quali ha una propria declaratoria, ossia una specifica descrizione delle mansioni, sì impedendo la interfungibilità tra figure professionali e rendendo possibile la stessa, in coerenza con la normativa contrattuale di riferimento (CCNL comparto ministeri 2006/2009), solo nell’ambito della stessa figura professionale.
Di recente un dirigente sindacale di una sigla non firmataria del CCNI, in un documento pubblicato sul web, ha dichiarato la volontà di non inoltrare istanza di progressione professionale con una motivazione, dal suo punto di vista, ineccepibile: “subisco la prepotenza ma non ne accetto le conseguenze”. Si tratta di un gesto pubblico, coraggioso e di estrema coerenza, posto in essere, in un contesto nel quale è impossibile barare (le graduatorie dei richiedenti il passaggio sono pubbliche), da chi ha sempre combattuto questo contratto. La CISL invita gli altri dirigenti delle oo. ss. non firmatarie a prendere esempio e a non chiedere la progressione professionale. Sarebbe un gesto di coerenza politica (come si possono richiedere i benefici di un contratto che fino all’ultimo è stato definito un’autentica iattura?), di rispetto verso i lavoratori che hanno aderito allo sciopero e che quindi hanno sopportato un costo, di utilità per tutti i lavoratori (i soldi risparmiati, infatti, restano nel FUA e possono essere pagati a tutti o come salario accessione o come ulteriori passaggi).
Il contratto integrativo che è stato sottoscritto oggi può essere definito, senza esagerare, il contratto dei record in tema di progressioni professionali, soprattutto se si considerano i contratti integrativi degli altri ministeri che, nonostante un numero decisamente inferiore di progressioni, si stanno chiudendo con la firma delle stesse organizzazioni sindacali che nella giustizia non hanno firmato il contratto e lo hanno combattuto, fino allo sciopero. Ed invero i numeri parlano chiaro:
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Amministrazione Giudiziaria: 41.514 progressioni economiche (100% dei dipendenti), con decorrenza 1.1.2009 e, quindi, con pagamento dei relativi arretrati. Possono beneficiare dei passaggi tutti coloro che erano in servizio all’1.1.2009 anche se attualmente fuori ruolo, ad es. per pensionamento, dimissioni volontarie, transito in altre pp. aa.;
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Amministrazione Penitenziaria: 2305 progressioni economiche (40% dei dipendenti), con decorrenza 1.1.2009;
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Amministrazione della Giustizia Minorile: 537 progressioni economiche (54% dei dipendenti), con decorrenza 1.1.2009;
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Amministrazione degli Archivi Notarili: 279 progressioni economiche (48% dei dipendenti), con decorrenza 1.1.2009.
I bandi per le progressioni economiche saranno pubblicati tempestivamente mentre, da oggi, diviene esigibile il FUA 2009 ed il residuo FUA 2008. Le somme saranno pagate secondo quanto indicato nel testo del contratto (artt. 31 e ss.).
Dopo la firma del CCNI è iniziata la trattativa sulla premialità 2008/2009 e 2010.
La trattativa è stata rinviata a domani, ore 15.00. In tempi brevi sarà sottoscritto anche l’accordo sul FUA 2010, per consentire il pagamento delle relative somme.
Il testo del contratto sarà pubblicato appena disponibile.
Allegati:
Documento in Acrobat PDF (stampabile)
La nota della Federazione Nazionale
Volantino
Comunicato stampa
Agenzie
Comunicato unitario
Intesa sottoscritta il 15 dicembre 2009
Intesa sottoscritta il 21 dicembre 2009
Scheda posti vacanti
Comunicato n. 61