2 – Mobilità – Ancora fumata nera
Nel corso dell’incontro di oggi il sottosegretario Caliendo, compulsato dalle oo. ss., ha comunicato l’intenzione dell’amministrazione di procedere alla esecuzione dei trasferimenti già disposti solo dopo la stipula del nuovo contratto integrativo e, anche per tale motivo, ha auspicato una conclusione delle trattative entro la fine di febbraio. Il sottosegretario, nel precisare che l’amministrazione è risultata soccombente in 23 giudizi, su 30, instaurati innanzi al giudice del lavoro dai trasferiti, ha motivato tale decisione sulla circostanza che solo dopo l’integrativo è possibile definire le nuove piante organiche ossia determinare, per ciascun singolo ufficio, quali figure professionali e quante unità di personale destinare.
La CISL, nel comunicare la propria netta contrarietà al mantenimento del blocco della mobilità e nel riportasi a quanto sostenuto nei precedenti interventi sull’argomento, ha anche proposto di “applicare” i lavoratori trasferiti negli uffici di destinazione, in attesa della firma del contratto integrativo. Tale soluzione, non comportando la copertura del posto in organico, consentirebbe medio tempore non solo di venire incontro alle legittime esigenze dei lavoratori ma anche di eliminare il “costo sociale” dei ricorsi i quali, comportando a carico dell’amministrazione soccombente, tra l’altro, l’obbligo del risarcimento del danno, cagionano l’esborso di denaro pubblico e, quindi, un onere economico non secondario che ricade sulle casse dello Stato e, di conseguenza, sulle tasche dei contribuenti.
Il sottosegretario Caliendo si è riservato di far conoscere le sue determinazioni in ordine alla propria della CISL. Vi terremo informati.
La CISL, nel comunicare la propria netta contrarietà al mantenimento del blocco della mobilità e nel riportasi a quanto sostenuto nei precedenti interventi sull’argomento, ha anche proposto di “applicare” i lavoratori trasferiti negli uffici di destinazione, in attesa della firma del contratto integrativo. Tale soluzione, non comportando la copertura del posto in organico, consentirebbe medio tempore non solo di venire incontro alle legittime esigenze dei lavoratori ma anche di eliminare il “costo sociale” dei ricorsi i quali, comportando a carico dell’amministrazione soccombente, tra l’altro, l’obbligo del risarcimento del danno, cagionano l’esborso di denaro pubblico e, quindi, un onere economico non secondario che ricade sulle casse dello Stato e, di conseguenza, sulle tasche dei contribuenti.
Il sottosegretario Caliendo si è riservato di far conoscere le sue determinazioni in ordine alla propria della CISL. Vi terremo informati.