Milleproroghe – Oltre al danno la beffa!!!!
Come ampiamente preannunciato, causa il diniego dell’opposizione, non sono stati recepiti nella legge di conversione del decreto “milleproroghe” gli articoli 4, 5 e 14 del DDL 2873 ossia le norme che prevedevano la rimodulazione della dotazione organica per la stabilizzazione di ex LSU e postali, il finanziamento dei passaggi tra le aree per tutti i B3 e A1, l’assunzione di 2800 cancellieri C1.
Ad approvazione avvenuta abbiamo appreso che la legge di cui innanzi contiene comunque una norma che riguarda il personale giudiziario: l’art. 14 bis. Tale norma prevede la stabilizzazione, cioè la definitiva assunzione, di (soli) 23 lavoratori (sic!!!!!!) i quali, risultati idonei al concorso per dirigenti bandito nel 1997, hanno impugnato la procedura e, avendo ottenuto, nelle more, un provvedimento giurisdizionale favorevole, svolgono le funzioni dirigenziali. L’art. 14 bis, ad avviso della CISL, presenta profili di incostituzionalità in quanto introduce elementi sperequativi ed aberranti. Infatti, in conseguenza della norma, gli idonei al concorso che hanno fatto ricorso e che, nelle more, hanno ottenuto un provvedimento giurisdizionale favorevole, diventano ope legis dirigenti a titolo definitivo, mentre gli idonei che non hanno fatto ricorso e quelli che hanno impugnato ma hanno ottenuto, nelle more, un provvedimento sfavorevole, vengono esclusi dalla stabilizzazione, anche se meglio collocati in graduatoria.
Per non parlare dei danni che la stabilizzazione prevista dalla norma cagionerà alla occupazione in quanto la stessa, essendo posta a carico del fondo destinato alle assunzioni del personale non dirigente, determinerà una drastica riduzione delle assunzioni che l’amministrazione giudiziaria potrà effettuare nei prossimi anni. Ciò che più sconcerta, però, è la disinvoltura con cui l’art. 14 bis sia stato proposto dal Governo e votato (anche) dall’opposizione.
E’ vergognoso che le forze politiche, mentre si sono accordate per favorire una sparuta minoranza, non hanno trovano l’intesa per legiferare in favore della generalità dei lavoratori giudiziari che sono rimasti al palo ancora una volta. Per tutti i motivi sopra esposti la CISL invita i lavoratori che si sentono direttamente lesi dalla predetta norma e che intendono adire l’autorità giudiziaria a contattare questo coordinamento nazionale per avere la necessaria assistenza legale.